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PROGRAMMA  INTEGRALE

POZZUOLI, CITTA’DI LUOGHI

Premessa

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Questo programma intende ragionare dei vari focus relativi alle questioni e alle dinamiche di carattere economico, sociale, urbanistico e culturale che toccano e toccheranno la nostra città e i tanti Luoghi puteolani di cui essa è costituita, dal punto di vista fisico-materiale e immateriale.

Per ipotizzare, progettare e governare quindi i percorsi di sviluppo e progresso 

del futuro a divenire della nostra comunità.

Uno sviluppo della nostra città e per la nostra comunità che ineludibilmente e necessariamente essere uno Sviluppo sostenibile, tema 

che sarà la stella polare che guiderà ogni azione della nuova amministrazione comunale che intendiamo porre in essere, consapevoli che questa sarà una delle grandi sfide per il futuro di tutte le nostre città, in particolar modo per Pozzuoli.

Per ipotizzare, progettare e governare quindi i percorsi di sviluppo e progresso del futuro della nostra comunità: idee e realizzazioni tutte legate tra esse da un comune filo rosso, che condurrà a una generale Riappropriazione della comunità puteolana di spazi, risorse e funzioni che sono sempre stati suoi e che, nel corso del tempo, le erano stati sottratti.

Noi lavoreremo per attuare un nuovo modello di sviluppo urbano fondato sull’equità sociale e su una crescita economica rispettosa dell’ambiente e della salute umana, con il pieno coinvolgimento e la partecipazione della intera comunità puteolana.

Perché se fino a qualche tempo fa lo sviluppo socio-economico e le azioni di tutela e salvaguardia dell’ambiente apparivano inconciliabili, oggi siamo consapevoli che si è sviluppata una nuova sensibilità nei nostri concittadini, più attenti alla qualità della vita e più responsabili nei confronti delle generazioni future.

In questo difficile processo, che è la transizione verso lo sviluppo sostenibile, il ruolo appunto degli enti locali è fondamentale, in quanto essi rappresentano il referente istituzionale più vicino ai cittadini e ai soggetti economici e sociali. Spetterà pertanto alla nuova amministrazione il compito di promuovere adeguate politiche territoriali e iniziative volte a sensibilizzare verso modi di produzione e consumi in grado di garantire al contempo crescita e tutela ambientale.

Saranno le scelte che intendiamo adottare e che vi sottoponiamo a costruire lo sviluppo e il progresso del nostro territorio, sia da un punto di vista programmatico che operativo, alla ricerca di un nuovo volto della nostra città.

Azioni e programmi che partiranno, in primis, da alcune considerazioni di carattere generale, che ci fanno considerare l’odierna Pozzuoli come una testimonianza delle ambizioni, delle volontà, dei sentimenti e delle emozioni dei puteolani di ogni tempo, passato e presente.

Un territorio, quindi, in cui gli uomini e le donne puteolane hanno costruito la propria quotidianità di vita individuale e comunitaria mediante l’utilizzo delle particolari valenze paesaggistiche naturali unite a valori culturali.

Culture che hanno originato un insieme di beni culturali materiali, quindi preesistenze archeologiche, architettoniche e manifatturiero-industriali, e beni culturali immateriali, quindi usi, consuetudini, modi di vita, competenze artigianali e industriali.

Un territorio segnato e conformato da un insieme di luoghi puteolani, identificati spazialmente da precise coordinate geografiche e urbanistiche, ma intesi anche come spazi vissuti emotivamente.

Luoghi, quindi, legati alla memoria dei tanti puteolani che li hanno vissuti e li vivono, con le loro emozioni e ambizioni, i loro desideri e sconfitte, le realizzazioni e le mancate concretizzazioni, che li hanno segnati nel corso del tempo.

Un insieme di luoghi puteolani, in ultima analisi, come una trama intessuta di nodi che sono testimoni di rapporti tra spazi naturali e attività antropiche, con una struttura fisica, un contenuto culturale e caratteristiche variabili nel tempo.

Luoghi che hanno trovato ragion d’essere nel corso del tempo fondandosi sulla reciproca relazione tra urbs e civitas, tra spazi pensati, costruiti e relazionalità sociali che li pervadono, con le identità che vi si sono formate e affermate.

Pozzuoli va analizzata e governata come uno spazio complesso, portatore di una molteplicità e complessità di significati e di valori.

Pozzuoli va necessariamente interpretata nella perenne e continua azione che la connota, volta alla riduzione a sintesi di questa complessità: sintesi multiple, che utilizzano le diverse sfaccettature della realtà puteolana e quella esterna, per raggiungere nuovi risultati di sviluppo.

Laddove proprio la nostra capacità nel governare il molteplice ha condotto ricchezza alla nostra comunità.

È proprio questa l’opera attraverso cui le comunità puteolane hanno raggiunto, nel corso del tempo, i momenti di maggior benessere, sociale, civile, economico, culturale, della propria storia.

Come non riferirsi all’epoca antica romana, in cui il nostro territorio è stato oggetto di mille attenzioni e interventi da parte del potere centrale romano, che ha utilizzato le potenzialità territoriali puteolane e flegree per elaborarvi un insieme di luoghi segnati da opere architettoniche, attività artigianali e manifatturiere, attività legate al termalismo e all’utilizzo del tempo libero, tutte di livello massimo per quei tempi.

Anche al periodo legato alle vicende di fine secolo diciannovesimo, tempi in cui abbiamo accolto investimenti e competenze di carattere nazionale e internazionale, vale a dire l’insediamento Armstrong italo-inglese, ma anche uomini e donne provenienti da altri territori venuti qui per lavorare e per divenire cittadini pienamente responsabili di una nuova comunità: approdando così alla nascita di un luogo/polo industriale capace di creare prodotti venduti in tutto il mondo.

Ancora, al secondo dopoguerra, quando Olivetti e Pirelli hanno deciso propri stabilimenti qui da noi, insediamenti che poi, grazie alle nostre capacità, alle nostre singole e comunitarie creatività, hanno originato produzioni all’avanguardia nel mondo.

Oggi, ancora una volta, siamo tutti chiamati a favorire nella nostra città uno spazio sociale, economico e culturale in cui definire e attivare possibili modelli e traiettorie di sviluppo dove possano dialogare e interagire le diverse filiere e componenti del territorio: beni culturali, turismo, industria, ricerca e formazione, infrastrutture sociali e fisiche.

Va quindi tenuto presente e utilizzato il contesto culturale e sociale puteolano ma, allo stesso tempo, vanno invogliati apporti esterni, di carattere economico-finanziario e culturale: sempre però, con la stella polare della alta qualità legata a questi apporti, interni ed esterni, in termini di competenze, di creatività e di capacità, quindi badando ai risultati e ai prodotti materiali e immateriali che ne sortiranno.

Vanno allora progettate strategie di sviluppo sostenibile locale, innovative e proiettate nel futuro ma che possano valorizzare i fattori identitari del nostro territorio.

È questo il filo rosso che deve legare ogni nostro possibile progetto e intervento in tutti i svariati campi che segnano la nostra città.

Una attività di governo in cui riteniamo ineludibile la partecipazione dei cittadini, sin dalle scelte fino all’attuazione di tutto quanto diremo e proporremo.

Sarà importante il pieno e totale coinvolgimento degli operatori economici dei territori e della cittadinanza diffusa, da coinvolgere costantemente attraverso l’istituzione e la continua convocazione di forum, con cui definire e perseguire congiuntamente le principali scelte strategiche dell’amministrazione comunale.

Scelte legate da un comune filo rosso, svolto e poi legato ai vari nodi, sociali, economici e culturali, quindi ai vari luoghi puteolani che segnano Pozzuoli, in cui progettiamo e poi realizzeremo gli interventi che di seguito esponiamo.

Interventi che, ribadiamo, saranno sempre progettati e realizzati nell’ottica del raggiungimento in maniera equilibrata delle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile, ossia economica, sociale ed ecologica.

I luoghi della nostra Pozzuoli, sia di carattere fisico-materiale che di natura immateriale, che abbiamo identificato e in cui opereremo per il suo progresso e sviluppo e per il benessere della nostra comunità, sono:

​

  • Luoghi del pensare

  • Luoghi del fare

  • Luoghi della cultura e del mostrare

  • Luoghi del movimento

  • Luoghi dell’intermediare

  • Luoghi delle relazioni sociali e comunitarie

  • Luoghi dei rapporti ambiente/comunità

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